L’articolo pubblicato su “20 minuti” mercoledì 3 febbraio 2016.

È guerra tra re. “Giù da quel carro!”

“Giù i coniugi Martignoni dal carro.” E’, in sintesi, l’ordine che arriva dagli organizzatori del grande corteo carnevalesco di Bellinzona, in programma domenica. Il carro della Dinastia Boeri di Roveredo, in un primo tempo, era addirittura stato bocciato. Poi la riammissione, a condizione che i sovrani non siano a bordo. «Ci sentiamo presi in giro» dice Brenno Martignoni. «Le regole sono chiare», replica Mauro Bissolotti, responsabile logistico del Rabadan.

Gli organizzatori del corteo dapprima bocciano il gruppo della Lingera. Poi lo riammettono a una condizione.

“I sovrani della Lingera scendano dal carro”. È l’ordine che arriva dagli organizzatori del corteo domenicale del Rabadan, alla vigilia della 153esima l’edizione del carnevale bellinzonese. In un primo tempo il carro della Dinastia Boeri era i addirittura stato bocciato. Poi la riammissione, a una condi­zione. E cioè che Brenno Martignoni e Stefania Polti, re e regina della Lingera, non siano a bordo. “Ci sentiamo presi in giro” dice Martignoni.

Il caso scoppia dopo la visita dei responsabili del corteo Rabadan al carnevale a Roveredo lo scorso sabato. Subito parte l’email destinata agli organizzatori della Lingera. “Ci hanno scritto – riprende Martignoni mostrando il testo – che il nostro era a tutti gli effetti da considerarsi un carro reale. E che l’unico re autorizzato a sfilare sul carro a Bellinzona è re Rabadan. Ci hanno anche detto che siccome da tre anni il nostro carro mantiene la stessa configurazione, non poteva essere accettato». Dopo alcune pressioni la Dinastia Boeri ottiene un parziale dietrofront da parte degli organizzatori del corteo bellinzonese: il carro può sfilare ma i regnanti no. «È una dittatu­ra», tuona Martignoni, ex sin­daco proprio di Bellinzona.

«Da anni – sostiene Mauro Bissolotti, responsabile della logistica del Rabadan – spie­ghiamo a Martignoni le regole del nostro corteo. L’unico re­gnante che può stare a bordo del carro è il nostro. I regnanti ospiti vanno sempre a piedi. Non abbiamo nulla contro il carro mesolcinese. Però non potevamo più tollerare che il re e la regina di Roveredo continuassero a salirvi. Sono stati alcuni regnanti di altre locali­tà a reclamare».