“La voce del San Bernardino”, 11 febbraio 2021
Sabato 6 febbraio, dalle 21 alle 23 in diretta streaming su Instagram e su Facebook, il Carnevale più famoso e più partecipato del Moesano, e uno dei più conosciuti della Svizzera italiana, ha riunito virtualmente diverse generazioni di lingerini da tutto il mondo. Tra i tanti messaggi inviati in diretta a Dj Feed che, grazie alla sua musica, ha diffuso nell’etere lo spirito della festa e l’irresistibile voglia di ballare e agitarsi, molti provenivano da diverse località italiane e una persino da Miami.
Tutto è iniziato in perfetto orario con una versione musicale mixata da Feed e Boris Bobo del motto «E fin che il fioca a sta manera, l’è la Lingera che vincerà», che ha anche accompagnato sulle pagine della società del carnevale Instagram e Facebook, lingerini e lingerine nell’attesa dell’ora x. Questo Bra ed è lo spirito della società del Carnevale Lingera che ha affermato, con la serata di sabato scorso, la sua volontà di non lasciarsi neutralizzare dalla situazione pandemica. Qualcuno dei lingerini si è spinto fino in Riva, presso la sede storica del Municipio di Roveredo, nella speranza di poter accedere ai locali in cui si effettuavano le riprese di Dj Feed: ma nello spirito contactless che ha caratterizzato quella che il presidente della Lingera Simone Giudicetti ha definito in diretta «l’edizione più strana del carnevale dalla sua rifondazione del 1962», l’unica possibilità accordata è stata quella di salutare dalle finestre gli scatenati intrattenitori.
Tra l’oro l’inesauribile Re Brenno che ha ricevuto le simboliche chiavi dalle mani della vice sindaca Silva Ponzio.
Le mascherine rosse indossate durante la cerimonia, per la prima volta dopo diversi mesi, sembravano aver perso il valore del quotidiano senso di instabilità per recuperare l’allegra valenza carnevalesca. «Boeri… attenti al virus! Eroine e eroi mascherati alla riscossa per salvare i carnevali di tutto il mondo!» era l’incitamento che, nel comunicato stampa diffuso nei giorni precedenti, Re Brenno indirizzava ai suoi sudditi invitando tra le righe alla prudenza, ma senza perdere la voglia di scherzare.
Giocando sul doppio senso, il Re del carnevale Roveredano si è detto certo di poter neutralizzare l’attacco «alla Corona», in particolare in quanto: «il re non porta corona, indossa un coroncilindro, che grazie alle doti taumaturgiche della monarchia costituzionale, combatterà e sconfiggerà il terribile Corona, con l’aiuto della Regina e della Corte, per l’occasione, eroine e eroi mascherati! Tutte le realtà carnevalesche devono essere preservate e tutelate, soprattutto la Lingera che nel 2022, festeggerà il suo 60o!».
Durante lo scorso anno, in effetti, la 58a edizione del carnevale di Roveredo era scampata, insieme al Rabadan di Bellinzona, alle chiusure immediatamente successive: anche per questo motivo la società roveredana aveva devoluto ai carnevali sospesi e annullati un contributo di solidarietà volto a risollevarne la sorte e a coprire, almeno in parte, le perdite economiche. Evidente, quindi, la volontà di mantenere vive e diffuse la cultura e la tradizione popolare carnevalesca.
Per la prossima edizione la Lingera intende recuperare il tempo e le occasioni rubate dalla pandemia: alcuni fortunati partecipanti al quiz tenuto durante la diretta streaming di sabato sera hanno già vinto il loro ingresso gratuito all’edizione ancora una volta «speciale» del 2022. Nel frattempo, Re Brenno non ha comunque perso l’argento vivo – ha ballato come un vero professionista in diretta per tutta la sera – né l’occasione per fare della satira politica: «Puoi dire al poschiavino di stare tranquillo» ha detto il Re rivolgendosi alla vice sindaca, in quanto «qui ci pensano i Boeri».