“La Regione”, giovedì 30 gennaio 2020
Roveredo, pronta la 58esima edizione. Il Comitato chiede al Municipio una fatturazione molto più light
Cifre rosse l’anno scorso: ‘Se le cose non cambiano, saremo costretti a rinunciare ad alcuni eventi per la popolazione’. Ma il sindaco replica: ‘Un bel ricatto! Anche perché il Comune offre metà delle proprie prestazioni’.
Il Carnevale di Roveredo, in agenda dal 12 al 16 febbraio, si annuncia come un viaggio nel paese delle meraviglie, tant’è vero che le vicissitudini roveredane sono anche quest’anno fonti d’ispirazione, nel caso specifico magiche. Il paese delle meraviglie – una definizione che sembra cucita su misura per l’effervescente capoluogo mesolcinese – è immaginato dalla Dinastia Boeri, al suo ottavo anno di regno, come un luogo fiabesco dove si fanno incontri tanto improbabili quanto fantastici. Alice, il Cappellaio matto, lo Stregatto… Non aggiungiamo altro per non togliere nulla al piacere della scoperta godendosi dal vivo, nel capannone, lo spettacolo d’apertura in agenda mercoledì sera.
Eventi a rischio?
Tu dici Carnevale e pensi lauti incassi. Sovente è così, ma non sempre: oneri diversi quali sicurezza, logistica, trasporti ecc. minano le risorse. È il caso dell’edizione 2019 della Lingera che ha chiuso con un disavanzo di 47mila franchi, cui la società ha fatto fronte attingendo al proprio capitale. La conferenza stampa di ieri è stata quindi anche l’occasione per segnalare questa situazione: «Essendo la Lingera – evidenzia il presidente Simone Giudicetti – la più importante manifestazione che ha luogo a Roveredo, meriterebbe più riguardo. Dal nostro punto di vista il Comune non contribuisce adeguatamente dal profilo finanziario, fatturandoci le prestazioni fornite dai suoi servizi. L’anno scorso abbiamo pagato 20milla franchi, quest’anno si è scesi da una richiesta iniziale di 28’000 a 17’500 per 320 ore lavorative preventivate, quando nel 2019 erano stranamente più del doppio». Quale il prezzo giusto? «Sotto i 10’000». Quanto agli eventi, «ci accolliamo tutti quelli che organizziamo a beneficio dell’intera collettività (San Nicolao all’asilo, albero di Natale, befana al ricovero, pranzo degli scolari e festa dei bambini, pranzo degli anziani, contributi diretti e indiretti alle società del paese ecc.) che si quantificano in circa 90’000 franchi». Il comitato ha già fatto presente al Municipio che questa situazione «non può continuare. Se il Comune non ci verrà incontro, si dovranno in futuro eliminare degli appuntamenti».
Schenini: ‘Diamo più del 2019’
Interpellato dalla ‘Regione’, il sindaco Guido Schenini rinvia le critiche al mittente: «Il Comune non ha mai rifiutato un contributo al Carnevale. L’anno scorso oltre ai 20’000 franchi fatturati al comitato, il Comune se n’è accollati altri 27mila. Non possiamo offrire i servizi gratis, la popolazione non sarebbe d’accordo. Se quindi ora il Carnevale minaccia di cancellare alcuni eventi pubblici, a casa mia questo si chiama ‘ricatto’. Vorrà dire che li organizzerà il Comune».
Bus dalla Turrita? Richiesta respinta
Con la messa in funzione del nuovo nodo intermodale di Bellinzona e la sistemazione del piazzale stazione, annota ancora il presidente Giudicetti, «si sarebbe potuto ripristinare il servizio bus navetta dalla Città a Roveredo». Ma la richiesta del Carnevale Lingera «non è stata accolta dalle autorità cittadine». Il servizio da Bellinzona anziché dalla stazione di Castione «permetterebbe il dimezzamento delle auto a favore del servizio pubblico. La Lingera confida nel buon senso delle autorità cittadine per i prossimi anni». Interpellato dalla ‘Regione’, il vicesindaco Andrea Bersani (capodicastero Sicurezza) spiega che il diniego deriva dalla necessità di non sovraccaricare il nodo di Bellinzona con un consistente numero di utenti diretti al Carnevale di Roveredo, per i quali meglio si presta il nodo di Castione altrettanto ben raggiungibile col trasporto su gomma, via rotaia e con veicoli privati.