La voce del San Bernardino, Poschiavo – 8 febbraio 2018. N 6.

Si è chiusa domenica l’edizione 2018 della Lingera. Un’edizione caratterizzata dall’abolizione del divieto di entrata ai minorenni. Il Re del carnevale, Brenno Martignoni ci ha confidato orgogliosamente che «la Lingera si conferma una festa con solide basi, molto partecipata. A dimostrazione che è una festa con radici profonde, molto sentita dalla popolazione». Il Re della dinastia dei Boeri ha salutato l’abolizione del divieto per i minori di 18 anni con entusiasmo. «Devo dire che mi sono trovato molto a mio agio anche rispetto lo spirito di questa  manifestazione eh è una festa per grandi e piccini. E vero, è stata una scelta di campo importante però è altrettanto vero che mi sembra sia particolarmente in linea con la nostra tradizione».

Il carnevale deve essere un momento di ritrovo collettivo e non va quindi “ghettizzato”. Brenno Martignoni

A onore del vero non tutti hanno espresso un parere favorevole per questa decisione. Sui social qualcuno ha avanzato una richiesta: prevedere per le edizioni future delle serate a tema. Ad esempio proponendo generi musicali diversificati a seconda delle fasce di età. «Personalmente non vedo di buon occhio queste “ghettizzazioni”, in ogni campo, – dichiara Bren­no Martignoni – a maggior ragione il carnevale deve essere un momento di ritrovo collettivo, un momento comunitario e quindi questo stabilire dei settori ben definiti sarebbe in chiara antitesi rispetto alla festa di tutti che si vuole promuovere». Della stessa opinione il presidente del carnevale roveredano Simone Giudicetti. «Qual è il tema musicale giusto? Io credo che sia i giovanissimi che chi è un po’ più in là con gli anni possono convivere pacificamente. Anzi, forse i giovani posso apprendere come ci si deve comportare e i meno giovani imparano a conoscere meglio le nuove generazioni. Questo è di certo un bene».

Un’altra novità dell’edizione 2018 ha riguardato il percorso dei cor­teo. Grazi e allo smantellamento dei ponti dell’autostrada A 13 i carri sono potuti tornare a circolare sul vecchio tracciato che attraversa il nucleo. La modifica si era imposta più di 10 anni fa a seguito dell’evoluzione dei carri che man mano sono diventati sempre più alti. In molti casi i gruppi provenienti dal Ticino avevano persino  dovuto  rinunciare a partecipare al carnevale di Roveredo. Per Simone Giudicetti, anche questo ritorno al passato ha reso l’edizione 2018 memorabile.

Purtroppo l’ente turistico del Moesano non promuove mai questa manifestazione tanto importante. Simone Giudicetti

Per quanto riguarda il tema sicurezza va detto che non si sono re­gistrati episodi degni di nota. Solo alcune scaramucce, si legge in un comunicato stampa diramato dalla polizia cantonale. In totale sono solo 35 le persone che hanno necessitato di assistenza per abuso di bevande alcoliche e questo è per certi versi sorprendente visto che in settimana sono 18mila le persone che hanno popolato il villaggio carnascialesco.

«Va pure sottolineato  –  puntualizza il presidente della Lingera – che nes­sun minorenne è stato portato in infermeria. Segno questo che i ragazzi sanno ancora cosa significa divertirsi». Per Brenno Martignoni il tema della sicurezza è ovviamente pure molto importante e soprattutto coinvolge molte forze a titolo preventivo (N.d .r. L’ordine pubblico è stato ga­rantito da 35 uomini). «E anche vero che conta molto la coscienza del singolo, di chi partecipa al carnevale.

Diciamo che gli agenti non possono arrivare dappertutto. Questo rientra un pò in questo educare ad una sana festa, ad un sano divertimento ».

Tutto bene dunque? In realtà Simone Giudicetti qualche sassolino dalle scarpe a edizione 2018 conclusa se lo è tolto.  « La Lingera in­dubbiamente è l’appuntamento che richiama nella regione il maggior numero di persone durante l’anno e per questo motivo va preservata e valorizzata. Purtroppo l’ente turisti­co del Moesano non promuove mai in alcun modo, questa manifestazione tanto importante. Il comune in parte ci dà una mano. Rilascia i permessi, ci sgrava da alcuni costi. Se pensiamo però all’indotto che la Lingera genera credo che potrebbe fare molto di più. Bati pensare che molte società, grazie agli introiti del carnevale riescono a essere attive sul territorio tutto l’anno».

Insomma qualche scampolo di polemica a Roveredo non può man­care. E la ricucitura o la “scucitura anche quest’anno ha fornito spunti. A partire dai caschi di banane presenti all’apertura dei festeggiamenti. Il re Lingera, a questo proposito, ride di gusto “Diciamo che Roveredo è stata ribattezzata la repubblica delle banane. Invero non dalla Dinastia Boeri. Quello che si può’ tranquillamente confermare è che comunque a Roveredo e nel Moesano in generale non ci si annoia mai.”

In 18.000 al Carnevale di Lingera.

Con il tradizionale pranzo nel capannone e il pomeriggio ricreativo, è calato domenica il sipario sull’ edizione numero 56 della seconda vita della Lingera.

Rispetto all’anno scorso è da re­gistrare un’affluenza complessiva in aumento di 2’000 unità: 18’000 le entrate registrate alle varie manifestazioni, ciò che conferma il carnevale di Roveredo come l’evento di gran lunga più importante e maggiormente seguito della Mesolcina.

Per il presidente Simone Giudicetti la soddisfazione è grande e la vuole condividere con i colleghi di comitato, come pure con tutti colla­boratori che hanno contribuito alla riuscita della Lingera. La nuova logistica del «Villaggio del Carnevale » e il nuovo percorso del corteo mascherato hanno superato ampiamente la prova.

Il bilancio generale è dunque da considerarsi positivo e il ricco programma è stato molto apprezzato dalla gente. Un grande successo l’ha riscontrato il corteo mascherato di sabato pomeriggio, applaudito da un numerosissimo pubblico.

Il servizio di sicurezza nell’area della festa è stato assicurato da un’agenzia privata con una cinquantina di agenti: nessun evento rilevante e nessun ferimento da registrare.

Polizia cantonale: «Nessun problema di ordine pubblico»

Durante tutta la durata dei festeggiamenti, dal 30 gennaio al 4 febbraio 2018, l’ordine pubblico è stato garantito da agenti della polizia cantonale dei grigioni, presente anche con pattuglie in borghese, dagli organi di polizia comunale di Roveredo e da due ditte di sicurezza private. Sono state trentacinque le persone,  tutte maggiorenni, assistite, per eccessivo consumo di bevande alcoliche e per bagatelle, presso il posto sanitario. Non si segnalano problemi di ordine pubblico, ma unicamente delle scaramucce. Sono in vece state riscontrate violazioni alla Legge federale sugli stupefacenti e alla Legge federale sulla circolazione stradale. Mentre non si registra alcun incidente della circolazione stradale. Un a buona parte dei partecipanti è giunta a Roveredo usufruendo del servizio bus navetta appositamente organizzato dalla società oppure con dei taxi. Il corteo mascherato svoltosi sabato pomeriggio ha riscontrato un buon successo. Lo stesso, grazie allo smantellamento della vecchia A13 dopo una lunga assenza è nuovamente tornato a sfilare per le vie del centro.